Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck ha presentato la LECTURE ROOM #2 Speaking Sidliarahp a cura di Francesco Urbano Ragazzi mercoledì 17 novembre 2021 alle ore 18.30 presso la sede di Via Marco Antonio Bragadino 2 a Milano.
Esiste un punto di incontro tra arte e moda? Forse l'ossessione.
Certamente è l'ossessione il punto di svolta che conduce Pharaildis Van den Broeck da un lavoro meticoloso nel campo della moda, sia come designer che come manager, a una totale devozione all'arte all'interno del proprio atelier.
La transizione avviene nei primi anni Novanta quando la designer di origine belga sposta il proprio interesse dai capi di abbigliamento alle proprie opere d'arte su tela, carta e svariati altri supporti. L'artista inizia così a dedicare gran parte del suo tempo a dipingere, allontanandosi gradualmente ma nettamente da tutte le forme di mondanità. Il punto di snodo di questo percorso ha certamente una serie di implicazioni personali, ma è anche il frutto di un'esperienza lavorativa in cui l'arte sembrava compenetrarsi nella moda fino a prendere il sopravvento. Van den Broeck dalla fine degli anni Ottanta e il 94 lavora infatti per la maison Missoni ed è li che forse si addentra in un'ossessione che è sempre stata anche la sua. L'ossessione per il colore, per il put together e per le forme che cercano di sfuggire al controllo di uno schema predeterminato.
Sull'incontro di Van den Broeck con Missoni e sulla forza irresistibile di certe combinazioni verte l’intervento di Francesco Urbano Ragazzi in occasione del quale saranno esposti dei materiali d’archivio della fashion designer e artista italo belga.
La LECTURE ROOM #2 si inserisce in un ciclo di iniziative dell’Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck, ideato e coordinato dalla curatrice dell’archivio Barbara Garatti, che mira da un lato a valorizzare e a far conoscere l’opera di Pharaildis Van Den Broeck e dall’altro a promuovere nuove metodologie di ricerca e produzione delle arte visive contemporanee, in continuità con la mission del Comitato Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck di cui fanno parte Michele Sagramoso, Paola Richetti, Anna Daneri, Barbara Garatti e Cesarina Meda.
Francesco Urbano Ragazzi è un duo di curatori d'arte contemporanea nato a Parigi nel 2008. Tra i progetti realizzati dal team si ricorda The Internet Saga, una piattaforma di ricerca e un ciclo di mostre iniziato con l'omonima personale del filmmaker Jonas Mekas e culminato nell'esposizione Hillary: The Hillary Clinton Emails del poeta Kenneth Goldsmith (2019), entrambe presentate in spazi non convenzionali in occasione della Biennale di Venezia.
Francesco Urbano Ragazzi ha inoltre curato mostre e progetti per ISCP (New York), National Museum of Modern and Contemporary Art (Seoul), Missoni (New York), CERN (Ginevra), Centre d'Art Contemporain (Ginevra), La Loge (Bruxelles), Institut Français (Parigi), Bucharest Biennale, Ruya Foundation (Baghdad), Maraya Art Centre (Sharjah), Ministero Italiano per le Pari Opportunità, Castello di Rivoli (Torino). Dal 2017 il duo dirige l'archivio dell'artista femminista Chiara Fumai.
Recentemente Francesco Urbano Ragazzi è stato nominato curatore di LIAF 2022, la 17a edizione della Biennale delle isole Lofoten in Norvegia.
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